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Come recuperare le somme indebitamente trattenute dalle banche

Il divieto di anatocismo è il divieto di produrre interessi sugli interessi disciplinato dall’ art.1283 del codice civile. In tal caso il correntista ha il diritto a richiedere quanto versato in conseguenza di tali indebiti, ottenendo a seconda dei casi, cospicui rimborsi.
Oltre all’anatocismo è possibile riscontrare il reato di usura, che si verifica nel momento in cui vengono superati i tassi soglia stabiliti trimestralmente dalla Banca d’Italia. Se ciò si verifica, la clausola riguardante la determinazione degli interessi deve essere considerata nulla e quindi tutti gli interessi e le spese correlate all’erogazione del credito pagati dal cliente dovranno essere rimborsati.

La documentazione necessaria, per verificare se nei conti correnti sono presenti anomalie finanziarie, è composta da:
– Contratto sottoscritto di apertura di conto corrente (in assenza indicare anno di apertura del conto);
– Estratti conto e scalari trimestrali di ogni anno (scalari già separati dagli estratti conto e ordinati per trimestre e anno) dall’apertura a oggi, o alla chiusura del conto;
– Eventuali modifiche delle condizioni contrattuali comunicate dalla banca rispetto al contratto di apertura.

La documentazione necessaria, per verificare se nei contratti di mutuo sono presenti anomalie finanziarie, è composta da:
– Contratto;
– Piano d’ammortamento originario allegato al contratto di mutuo e, se mutuo a tasso variabile, piano d’ammortamento aggiornato all’ultimo mese;
– Quietanze di tutti i pagamenti relativi al mutuo (rate, spese di istruttoria/di revisione del finanziamento, spese di incasso delle rate);
– Spese per assicurazioni e/o garanzie intese ad assicurare il rimborso parziale o totale del credito ovvero a tutelare altrimenti i diritti del creditore, come ad esempio polizze per furto o incendio per beni concessi in ipoteca se la conclusione del contratto avente ad oggetto il servizio assicurativo è contestuale alla concessione del finanziamento ovvero obbligatoria per ottenere il credito o per ottenerlo alle condizioni contrattuali offerte, indipendentemente dal fatto che la polizza venga stipulata per il tramite del finanziatore o direttamente dal cliente;
– Spese per servizi accessori, ad esempio spese per perizie;
– Eventuali interessi di mora versati all’istituto creditizio per omessi o ritardati versamenti di rate;
– Eventuali penali pagate dal cliente in caso di estinzione anticipata del rapporto.

La documentazione necessaria, per verificare se nei contratti di leasing sono presenti anomalie finanziarie, è composta da:
– Copia del Contratto di Leasing stipulato tra la Società di Leasing ed il Cliente;
– Copia del Piano di Ammortamento iniziale, allegato al Contratto di Leasing;
– Copia del Documento di Sintesi delle condizioni contrattuali, allegato al contratto di Leasing;
– Piano di ammortamento attuale con riepilogo delle rate effettivamente pagate;
– Contabili del Cliente o eventualmente nota riepilogativa del cliente con evidenza delle fatture pagate ed insolute;
– Prospetti riepilogativi annuali di norma ricevuti per redazione bilancio.

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Posted in Usura - Anatocismo - Diritto Bancario